Il Prof. Walter Barberis ha vinto il Premio “Benedetto Croce” per la Saggistica
Cresciuto di prestigio negli anni, il Premio “Benedetto Croce” è stato capace di tributare riconoscimenti a scrittori di rilievo e di ospitare numerosi esponenti della cultura.
Il Prof. Walter Barberis, docente di Storia Moderna all'Università di Torino e Presidente della Casa Editrice Einaudi ha vinto il Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce per la saggistica con il volume “Storia senza perdono” edito da Einaudi. Di fronte al pericolo dell’oblio, ha scritto l’autore, “si impone un deciso ricorso alla storia, disciplina chiave per la trasmissione del sapere e per una solida comprensione di ciò che è stato”.
IL LIBRO - La Shoah, lo sterminio degli ebrei d’Europa da parte del nazismo, è una vicenda la cui efferatezza non ha precedenti. Ma per rendere conto di questa tragedia, quanto è importante il ruolo dei testimoni e quanto quello della storiografia? È il tema del libro del Prof. Walter Barberis, che inizia con una frase di Primo Levi: «La memoria è uno strumento meraviglioso, ma fallace». Di fronte alla scomparsa, giorno dopo giorno, dei testimoni oculari, di fronte al pericolo di una caduta nell’oblio, si rende necessario un nuovo vaglio delle testimonianze acquisite e dei loro limiti. Ma soprattutto, un ricorso deciso alla storia, disciplina chiave per la trasmissione del sapere e per una solida comprensione di ciò che è stato. Il testo rende conto dei diversi aspetti della ricezione della Shoah, da un iniziale disinteresse e incredulità nei confronti dei sopravvissuti, a una successiva “ipertrofia” della memoria – l’«era del testimone» – fino a non isolati e clamorosi casi di impostura.
IL PREMIO - Il Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” è il principale evento dedicato alla cultura dal Comune di Pescasseroli, luogo di nascita del filosofo. Cresciuto di prestigio negli anni, il Premio “Benedetto Croce” è stato capace di tributare riconoscimenti a scrittori di rilievo e di ospitare numerosi esponenti della cultura a Pescasseroli. In più, ha consentito di ricordare importanti personalità culturali recentemente scomparse che dando lustro nei loro ambiti hanno lasciato grandi eredità alla storia del Paese. Il Premio, inoltre, ha avuto il merito di coinvolgere in giuria – e quindi nella lettura attiva – associazioni e centinaia di studentesse e studenti del territorio abruzzese. In passato, ha assegnato borse di studio a studenti particolarmente meritevoli.
Quest’anno la XV edizione del Premio ha coinvolto 35 case editrici che hanno sottoposto 72 opere. Le 32 giurie popolari del Premio composte da 26 scuole superiori, due penitenziari, quello di Sulmona e di Pescara, tre università della libera età e l’Università di Chieti, durante la quarantena, hanno letto i libri in gara e collegati con i loro insegnanti da casa, hanno segnalato le loro preferenze alla giuria istituzionale del Premio Croce.
Oltre al prof. Barberis, la giuria istituzionale del Premio, presieduta dalla scrittrice Dacia Maraini, ha premiato Silvia Ballestra per la narrativa con il libro “La nuova stagione” - Edizioni Bompiani e per la sezione letteratura giornalistica il libro "Il coraggio e l'amore" di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo, edito dalla Casa Editrice Rizzoli.