Il Polo delle Arti alla Cavallerizza Reale: un progetto per l'alta formazione artistica nel cuore della città universitaria
Il Polo di alta formazione dedicato alle arti digitali, performative, multimediali potrebbe avere una propria casa grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati del territorio.
Un’area di oltre 7.000 metri quadri complessivi, dichiarata Patrimonio Unesco, al cui interno saranno presenti aule studio, spazi di rappresentazione aperti al pubblico, laboratori didattici, una sala teatrale, ma anche una Scuola di Scenografia, ora in parte ospitata nella sede distaccata Incet, il Dipartimento di Jazz e Musica elettronica, oltre ad aule di composizione. A questi spazi si aggiunge un Collegio di merito da 80 posti di studio, per accogliere giovani studenti universitari meritevoli, che decideranno di intraprendere un percorso formativo in ambito artistico e musicale.
Un investimento complessivo previsto di circa 25,5 milioni di euro (di cui 14,4 milioni per la parte formativa e 11,1 milioni per la parte residenziale).
Sono questi alcuni dei numeri che identificano il progetto per ospitare il Polo delle Arti all’interno della Cavallerizza Reale di Torino, presentato questa mattina presso l’Aula Magna della Cavallerizza.
Un’iniziativa di ampio respiro che riunisce le principali istituzioni pubbliche e private del territorio, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Università degli Studi di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e Fondazione Collegio Universitario Einaudi, decise a fare sistema per regalare a Torino una realtà unica in Italia.
Un’idea ambiziosa e innovativa che nei prossimi mesi potrebbe diventare realtà, a seguito della pubblicazione degli esiti delle presentazioni del progetto in risposta a specifici bandi ministeriali dedicati agli AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica) e alla residenzialità universitaria, al fine di ottenere un cofinanziamento pubblico e avviare l’effettiva realizzazione della sede del Polo delle Arti.
Costituito nel 2019 come Consorzio, il Polo delle Arti è oggi l’Ente strumentale dell’Accademia Albertina di Belle Arti e del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino.
Anche grazie alla futura sede presso la Cavallerizza Reale, punta a diventare un Polo di alta specializzazioneper le professioni del teatro musicale e del teatro di prosa, della musica elettroacustica e della composizione, della televisione, delle arti visive e dei nuovi linguaggi artistici in generale, capace di attrarre studenti, artisti, talenti e ricercatori dall’Italia e dall’estero.
Il Polo delle Arti potrà essere un punto di riferimento per l’attività formativa post-diploma attraverso master professionalizzanti di primo e secondo livello in tutti i campi di produzione e di ricerca, che studiano l’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale alle arti musicali e visive. Un luogo di primo piano per le attività di ricerca e sperimentazione interdisciplinare sui nuovi linguaggi e sulle espressioni artistiche contemporanee per contribuire al rinnovamento dei settori di competenza e promuovere dibattiti, incontri, convegni, seminari, festival di alto profilo artistico e culturale anche di carattere internazionale sui settori di competenza.
Accanto alla parte divulgativa, di ricerca e di sperimentazione, il Polo delle Arti potrà vantare al suo interno anche un Collegio di merito di 2.900 metri quadri, in cui vivranno gli studenti universitari meritevoli, che sceglieranno Torino per intraprendere il proprio percorso formativo in ambito artistico e musicale. Questo è possibile grazie al coinvolgimento sul progetto della Fondazione Collegio Universitario Einaudi, uno dei principali gestori di collegi di merito italiani, che mette a disposizione la propria competenza nella formazione e accoglienza di comunità universitarie basate sulla residenzialità condivisa e sulla formazione complementare, che potrebbe così veder nascere presso la Cavallerizza Reale il suo sesto Collegio cittadino.
Il progetto architettonico del Polo delle Arti è stato elaborato da un insieme di professionisti costituito dalla cordata Picco Architetti, Studio De Ferrari e Baietto Battiato Bianco Architetti Associati, con la Direzione Artistica Architettonica di Matteo Robiglio, Studio TRA.
Un progetto definito di “riuso” e “restauro”, che punta cioè a mantenere le peculiarità dell’edificio storico, adeguandole alle esigenze di spazio e distributive delle nuove funzioni. Un vero e proprio “mix funzionale”, che guarda con favore alle differenze e ai caratteri formali delle architetture antiche, riconoscendone anche i valori meno evidenti, intrecciandoli poi con il progetto, in nuove relazioni.
La realizzazione del Polo sarà integrata – grazie agli stessi fondi Ministeriali – da interventi di recupero e valorizzazione delle sedi storiche di Accademia e Conservatorio per altri 7 milioni di euro. Tra gli interventi previsti, il restauro delle sale auliche dell’Accademia, interventi migliorativi della sala da concerti del Conservatorio e il restauro del suo organo, e il trasferimento della Biblioteca del Conservatorio nei locali dell’Archivio di Stato.
Questo insieme articolato di interventi su storiche eccellenze architettoniche torinesi innesterà nel cuore della Città ulteriori punti di riferimento internazionali nella formazione universitaria e, allo stesso tempo, arricchirà con il nuovo prestigioso tassello della Cavallerizza Reale il cosiddetto “miglio dell’arte”, che dal Teatro Regio raggiunge Palazzo Nuovo, toccando i principali centri di produzione artistica e culturale della città.