Il canale di Suez compie 150 anni: anche Italia e Piemonte contribuirono alla grande opera
Due giorni di convegno internazionale all’Accademia delle Scienze e all’Università di Torino sul ruolo di Cavour e delle maestranze piemontesi nella costruzione e progettazione dell’infrastruttura
Un punto di vista inedito rispetto alla storia di una delle più importanti e rivoluzionarie infrastrutture degli ultimi secoli. Il convegno internazionale “Italy and the Suez Canal”, a Torino il 23 e il 24 maggio, analizza il rapporto tra il Canale di Suez e l’Italia, in particolare il Piemonte. Due le sessioni, all'Accademia delle Scienze e al Campus Einaudi dell'Università di Torino.
La storia del Canale di Suez ha infatti un importante e poco noto versante torinese e italiano. Il conte di Cavour e il suo ministro dei Lavori Pubblici Pietro Paleocapa, uno dei grandi esperti all'epoca nelle infrastrutture di trasporto, ebbero un ruolo decisivo sia nel permettere politicamente l'avvio dell'opera sia nella progettazione vera e propria. Tra le maestranze che realizzarono il Canale ebbero un ruolo fondamentale cavatori, terrazzieri e scalpellini piemontesi, con la loro competenza artigianale internazionalmente nota, la stessa che nei decenni successivi avrebbe aiutato grandi opere di portata globale, dalla Transiberiana alle grandi dighe di tutto il pianeta. L'apertura del Canale, d'altra parte, ha inciso profondamente, lungo tutto il secolo e mezzo successivo, sulle trasformazioni del sistema dei trasporti italiano, sui commerci e anche sulla politica estera del paese.
La professoressa Barbara Curli, storica del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, ideatrice e coordinatrice del convegno, ha scelto il sottotitolo A global history per sottolineare l'ampiezza dello sguardo, che si estende ai due lati del Mediterraneo come ai due capi del Canale, e per tenere conto delle più aggiornate linee interpretative. Lo dimostra la ricca partecipazione di studiosi da università italiane, inglesi, francesi, turche, statunitensi, e la varietà di prospettive: che ha incluso, inoltre, una conferenza del musicologo professor Paolo Gallarati dell'Accademia delle Scienze sull'opera scritta da Giuseppe Verdi per inaugurare il Canale, l'Aida.