I Visiting Professor raccontano la loro esperienza in Unito
Il Rettore dell’Università di Torino incontra docenti e ricercatori dei programmi Teach Mob e World Wide Style
Insegnamento e ricerca a Torino in mobilità dall’estero? Un’esperienza da ricordare! Le differenze nei metodi di insegnamento tra Torino, Francia, Finlandia e India? Pochissime! Questi sono solo alcuni dei commenti che Unitonews ha raccolto intervistando i docenti internazionali in programma di mobilità all’Università di Torino.
Per il semestre che sta per terminare si tratta di 25 visiting professors provenienti da Università di 18 Paesi diversi e 8 ricercatori provenienti da 7 Paesi in Africa, Asia, Europa e America: sono arrivati a Torino grazie a Teach Mob, programma di attrazione dei Visiting Professors da università straniere, e World Wide Style (WWS - Visiting Scientists), programma per la mobilità di giovani laureati di Paesi in via di Sviluppo: due progetti internazionali sostenuti dalla Fondazione CRT.
Tra il 2015 e il 2016 l’Università di Torino ha ospitato 42 docenti di università estere grazie al programma Teach Mob e 48 ricercatori internazionali attraverso il programma WWS.
I campi di insegnamento e ricerca sono i più vari: Informatica, Lingue straniere, Agraria, Scienze Economico-Sociali, Farmacia, Psicologia, Giurisprudenza, Studi Umanistici, Biologia, Medicina e Matematica.
Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università, li ha incontrati per il consueto aperitivo di fine semestre insieme a Mariagrazia Pellerino, Assessora ai Servizi Educativi della Città di Torino, e Luigi Somenzari, della Fondazione CRT, che hanno ricordato l’importanza dello scambio di metodi ed esperienze: una fonte di nuova vita per l’insegnamento, la ricerca, ma anche per la città.