I numeri dell'Università al Salone dei record
Informazione scientifica tra fake news e opinione pubblica: grande successo per Open Science, lo spazio di UniTo a #SalTo30
Per la prima volta l'Ateneo è stato presente al Salone del Libro con un grande stand nel Padiglione 3: Open Science, uno spazio espositivo destinato ai temi della scienza e del suo ruolo nella società contemporanea, risultato dell'intesa tra la Fondazione per il Libro, della Musica e della Cultura e l'Università degli Studi di Torino. In programma 25 dibattiti, curati e condotti da 75 relatori per un coinvolgimento di circa 3.500 persone nei Laboratori dimostratori della Scienza, curati da 130 ricercatori. Sono state 85 le persone impegnate nell’organizzazione e gestione dello spazio Open Science, di cui 75 studenti afferenti a diversi Dipartimenti dell’Università.
Dalle farine ricavate da insetti essiccati, destinate a diventare cibo per animali, alla coltura idroponica per l’alimentazione umana, fino alla conservazione dei libri antichi, che negli anni possono subire gravi danneggiamenti. Sono solo alcuni dei progetti presentati allo stand Open Science.
Lo spazio si è articolato in due sezioni: l'area eventi Talking About' e lo spazio espositivo Science Gallery. Nella prima si avvicendano una serie di incontri, della durata di 60 minuti, con lo scopo di promuovere una corretta informazione e la diffusione della conoscenza sui temi dell’attualità, spesso oggetto della diffusione di informazioni scorrette e fuorvianti, le cosiddette fake news. La seconda invece, uno spazio espositivo, nel quale sono stati presentati e spiegati al pubblico i progetti condotti da ricercatori e da studenti universitari.
Una sessantina gli studenti che sono stati coinvolti e selezionati per i progetti e che sono entrati a far parte del Laboratorio dell’Incubatrice per l’Imprenditorialità Creativa e Culturale. I ragazzi in 300 ore di lavoro hanno sviluppato una ventina di progetti, di cui una decina sono stati portati al Salone. Da ogni progetto è nato un ebook interattivo, nel quale icone e quiz sono pensati per facilitare l'apprendimento di grandi e piccini. Ogni ebook è scaricabile gratuitamente dalla app Open Science UniTo.
I progetti hanno toccato i campi più svariati: sono state studiate le soluzioni per una corretta ed equilibrata alimentazione animale fra cui le farine di insetti, i danneggiamenti subiti dalla carta a causa di agenti esterni e di conseguenza i modi per preservare i libri e non solo nel tempo, i dispostivi e le tecniche che ci garantiranno un invecchiamento sano e attivo, l’uso della chimica per realizzare dispositivi sempre più facili da portare con noi, solo per citarne alcuni.
"L'area Open Science è stata concepita come uno spazio interattivo, completamente paperless, un concetto che i lettori ancora faticano a comprendere", ha spiegato Germano Paini, docente e responsabile del progetto per l'Università. Per Open Science si intende "un nuovo approccio al processo scientifico fondato sulla cooperazione e sulle nuove modalità di divulgazione della conoscenza – si legge fuori dall'area espositiva – attraverso le tecnologie digitali e i nuovi strumenti di collaborazione", approccio questo abbracciato e promosso dalla Comunità europea.
«La nostra presenza al Salone rimarca il ruolo dell’Università nella creazione e promozione della cultura nel territorio», ha afferma il Rettore Gianmaria Ajani. «Con il contributo dei docenti e con la collaborazione degli studenti abbiamo presentato il valore della ricerca, e affrontato, facendo chiarezza, le problematiche più critiche dell’attualità correggendo le "fake news" e promuovendo una corretta informazione sui temi che troppo spesso sono oggetto della diffusione di notizie fuorvianti”.