Grande successo per la terza edizione della Summer School “Université d’été
Il 31 agosto scorso si è conclusa la terza edizione della Summer School “Université d’été”. Valorizzazione dei beni culturali del territorio per un turismo responsabile in area transfrontaliera, organizzata dal Laboratorio di Ricerca “Open Tourism” del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino, in collaborazione e con il supporto dell’Associazione Culturale Antonella Salvatico – Centro Internazionale di Ricerca sui Beni Culturali.
Dal 26 al 31 agosto 2024, 33 studentesse e studenti sono stati ospitati presso i locali della Casa Alpina di Sant’Anna di Valdieri, in valle Gesso, nel Parco Naturale delle Alpi Marittime. In quella sede hanno seguito lezioni frontali e hanno partecipato a workshop seminariali coordinati da docenti di UNITO, da docenti di altri atenei, anche stranieri, e da specialisti nell’ambito della conoscenza, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale e ambientale, lavorando in sinergia con gli operatori del Parco e con rappresentanti del comparto ricezione della valle.
Attorno all’obiettivo di conoscere, creare/ri-creare e promuovere il valore di tutto quanto rientra nel concetto di “patrimonio culturale”, coerentemente con la fisionomia e la mission del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, sono state proposte sessioni dedicate a materie e metodologie diverse (storia, storia dell’architettura, antropologia culturale, letteratura e arti performative, sociologia del territorio e della comunicazione turistica, economia), mettendo in rilievo di percorsi di ricerca e applicazione interdisciplinari, in cui il focus “turismo” quale possibile prospettiva di future attività professionali viene sempre declinato nella forma di turismo culturale.
Parimenti importante, allo scopo di stimolare nelle/nei partecipanti una maggiore consapevolezza della realtà in cui studiano, di garantire una più approfondita preparazione universitaria e di coadiuvare la maturazione di competenze specializzate su tematiche interculturali e transfrontaliere, costante è stata la comparazione tra casi e modelli di area italiana con quelli di area francese e svizzera, concentrando sulle realtà del mondo alpino e prealpino le tematiche affrontate nelle lezioni e nei workshop inerenti a epoche della storia, a trasformazioni insediative ed economiche di territori e comunità, all’evoluzione delle estetiche, alla circolazione di persone, idee, conoscenze e maestranze, alla condivisione di tradizioni, alla percezione dello spazio e all’immaginario letterario sedimentatosi attorno ai luoghi. L’attenzione mirata alla macroregione italiana, francese e svizzera unita dall’arco alpino occidentale ha permesso di impostare discorsi inerenti alle criticità, alle sfide e al ruolo culturale specifici delle aree di frontiera/passaggio dell’Italia occidentale, aprendo però sempre i discorsi a comparazioni con altri contesti europei, nelle loro analogie e differenze.
La natura di corso residenziale, che porta fuori dalle consuete aule di lezione e dalle sedi universitarie, riunendosi in una cornice che favorisce la riflessione, l’esperienzialità e il dialogo tra partecipanti e docenti, tra partecipanti e specialisti/operatori, e tra studentesse/studenti, ha costituito come ogni anno un valore aggiunto importante per le proposte didattiche.
La settimana di Université d’été ha incluso altresì visite guidate a musei, ecomusei e siti di interesse patrimoniale e naturalistico con tematizzazioni diverse e impostati secondo attuali e dinamiche declinazioni di esposizione, narrazione, conservazione e comunicazione del patrimonio storico, architettonico, documentale-archivistico, naturale. I partecipanti, accompagnati dalle guide del Parco e dai docenti, hanno esaminato così iniziative locali di recupero di antichi percorsi alpini mirate alla valorizzazione e alla riproposta di trascorse attività economiche, di antiche pratiche agricole, di realizzazioni architettoniche, di usanze e tradizioni popolari, al fine di integrare l’esperienza degli itinerari turistico-culturali analizzati con il contesto culturale e con la percezione del territorio che storicamente ha sostenuto la “produzione” di tali sistemi di beni.
Nella sessione di chiusura, la parola è passata alle studentesse e agli studenti: i 33 partecipanti sono stati chiamati a esporre una bozza di progetto di valorizzazione su cui, a piccoli gruppi, hanno riflettuto e discusso nel corso della settimana, dopo aver ricevuto nella prima giornata indicazioni metodologiche per l’elaborazione.
Pensata soprattutto per gli iscritti ai percorsi di studio nell’ambito delle lingue e delle culture per il turismo (corso di Laurea triennale in Lingue e Culture per il Turismo, corso di Laurea magistrale in Comunicazione internazionale per il Turismo, Master in Promozione e Organizzazione turistico-culturale del Territorio – MaPOT), l’Université d’été ha accolto studentesse e studenti di altri percorsi del primo e del secondo ciclo universitario e dottorandi, motivati da interessi formativi personali oppure dalla ricerca di approfondimenti mirati per la propria tesi. Due studentesse UNITA, provenienti dall’Università di Beira e dall’Université de Savoie Mont-Blanc, hanno condiviso le proprie competenze ed esperienze di studio con studentesse e studenti di UNITO.
L’iniziativa incardinata nel Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne e realizzazione con il sostegno dell’Associazione Culturale Antonella Salvatico – Centro Internazionale di Ricerca sui Beni Culturali, è stata resa possibile grazie al contributo della Fondazione CRT e della Fondazione CRC Cassa di Risparmio di Cuneo, del Progetto PRIN 2020 Abitare i margini, oggi. Etnografie di paesi in Italia, del Progetto CREST - Cultural Resources for Sustainable Tourism del Partenariato Esteso 5 PNRR “CHANGES”.
All’avvio dei lavori hanno accolto studentesse e studenti il Prof. Matteo Milani, Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, Marco Zaccarelli, Presidente della Cooperativa Radici Piemontesi - Progetto Italea Piemonte, Piermario Giordano, Presidente del Parco Naturale Alpi Marittime; ai saluti di chiusura ha partecipato la Prof.ssa Marcella Costa, Vice Rettrice Vicaria alla Didattica Internazionale di UniTO e referente scientifico del Progetto internazionale UNITA.