Francesca Indelicato sul tetto del mondo: oro agli ANOC World Beach Games di Doha nel beach wrestling
La studentessa di Scienze Motorie UniTo e lottatrice del CUS Torino da 4 anni è campionessa italiana in carica
Un atleta non si abitua mai al sapore della vittoria. Quando si sale sul gradino più alto del podio è difficile scendere, accontentarsi di un risultato diverso. Francesca Indelicato su quel gradino ci è tornata mercoledì 16 ottobre a Doha, vincendo l’oro nel beach wrestling (categoria 60kg) agli ANOC World Beach Games, manifestazione riconosciuta dal CIO che si è tenuta quest’anno, per la prima volta, in Qatar. Un evento che ha visto 97 Paesi partecipanti, 14 discipline e centinaia di atleti coinvolti. Tra questi anche Francesca: “È stata la 3° gara importante a livello internazionale della mia carriera. Due anni fa ho vinto i mondiali, l’anno scorso ho perso la finale. Quest’anno quando ho (ri)vinto l’oro è stata una gioia indescrivibile”.
24 anni, nata e cresciuta a Torino, Francesca Indelicato oltre a essere una lottatrice del CUS Torino è anche una studentessa universitaria: “Sono al terzo anno di Scienze Motorie all’Università di Torino, mi mancano 3 esami alla laurea. Mi sono iscritta nel 2015, dopo la rottura del crociato durante un allenamento con la nazionale. Visto che non potevo allenarmi ho pensato di far fruttare il tempo che avevo a disposizione”.
Lo sport e lo studio, due impegni difficili da portare avanti contemporaneamente: “Mi alleno due volte al giorno – spiega – preparazione atletica la mattina ed esercizi sulla materassina il pomeriggio. Trovare il tempo per studiare è difficile, ma alla fine è una questione di priorità. Faccio un esempio: quest’estate non avevo gare, allora ad agosto ne ho approfittato per preparare due esami”.
Se la lotta può essere considerata una disciplina poco conosciuta, il beach wrestling sposta l’asticella dell’ignoto ancora più in alto. Quali sono le differenze tra gli incontri che si disputano sulla materassina e quelli sulla sabbia? “Sono due fatiche diverse. La sabbia è instabile e presenta buche, bisogna fare allenamenti propedeutici per farsi trovare pronte. Poi gli incontri durano solo 3 minuti, a differenza degli incontri indoor che ne durano 10, quindi devi dare tutto quello che hai in un tempo più breve. E poi le temperature… a Doha ho lottato mentre c’erano 40 gradi”.
Ma come si approccia uno sport di questo tipo? “Pur essendo nata e cresciuta a Torino – racconta – tutte le estati le passavo dai miei nonni a Bibione, in Veneto. Lì ho iniziato a lottare sulla sabbia, ma niente di serio. Poi, durante un torneo di lotta, dopo le gare abbiamo fatto un’esibizione in spiaggia. È iniziato per caso. Ho provato, ho vinto e non ho più smesso”.
Le uniche volte in cui Francesca ha dovuto smettere è a causa degli infortuni. Dopo la lesione del 2015 arriva, di nuovo, la rottura del crociato nel 2017. "Anche in quel caso ho messo a frutto il tempo libero. Ho iniziato il corso da allenatrice e, dall'anno scorso, insegno la desciplina della lotta alle ragazze più giovani. Proprio ora (17 ottobre, il giorno dopo la vittoria della medaglia d'oro a Doha, ndr) sto preparando la valigia perchè stasera sarò in Spagna ad allenare un'atleta under 23".
Dopo la parentesi iberica per Francesca Indelicato il mirino si sposterà sui Campionati Italiani di Lotta, previsti per gennaio 2020. Qui franny_wrestler (come si fa chiamare su Instagram) difenderà il titolo nazionale vinto per quattro volte consecutive negli ultimi quattro anni. Tuttavia, il bersaglio grosso è ancora più in là, in estremo oriente, e si chiama Olimpiadi di Tokyo. "I Giochi – confessa – sono il sogno dei tanti e la realtà dei pochi. La competizione a livello mondiale è durissima e ci sono solo 16 posti disponibili". Ma nessuno si sorprenderà se, l'estate prossima in Giappone, ci ritroveremo tutti davanti alla Tv a fare il tifo per lei.