Italia e Francia rafforzano la collaborazione accademica: firmato l'accordo quadro tra CRUI-CPU
L'intesa promuove riflessioni strategiche tra le due conferenze e azioni comuni tra le università dei due Paesi. Presente alla firma il Rettore di UniTo Stefano Geuna
All'Ambasciata di Francia in Italia, la CRUI e la CPU (Conferenza dei Presidenti delle Università Francesi) hanno firmato, giovedì 22 ottobre, un accordo quadro per rafforzare le relazioni accademiche tra Italia e Francia. L’intesa siglata promuove riflessioni strategiche tra le due conferenze e azioni comuni tra le università dei due Paesi. Ogni tre anni un programma di lavoro congiunto specificherà i settori strategici su cui concentrare progetti e attività. Il primo programma operativo 2021-2023 verrà deciso il prossimo novembre, in occasione delle assemblee generali di CRUI e CPU.
Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia, ha accolto a Palazzo Farnese Maurizio Tira, Delegato per gli Affari Istituzionali della CRUI, e Olivier Laboux, Vicepresidente CPU, che hanno firmato tale accordo, il cui impulso è stato dato al Vertice italo-francese di Napoli, lo scorso 27 febbraio.
L’Ambasciatore ha salutato questo “importante passo in avanti” compiuto da CRUI e CPU, “protagoniste della costruzione dello spazio europeo della conoscenza che non hanno mai smesso di dialogare al livello europeo”. Masset ha colto quest’occasione per sottolineare come “la cooperazione universitaria e scientifica tra Francia e Italia sia un settore strategico e in costante sviluppo. Segno molto positivo di questa dinamica: la partecipazione di 35 università italiane e francesi a 16 nuove alleanze europee”.
Erano presenti alla firma avvenuta a Palazzo Farnese: Francesco Adornato, segretario generale CRUI e rettore dell’Università di Macerata, Stefano Geuna, vice-presidente dell’Università Italo-francese e rettore dell’Università di Torino, Federica Ferrari Bravo, consigliere diplomatica del ministro Gaetano Manfredi, Luca Pietromarchi, rettore dell’Università Roma Tre.
“L’accordo tra CRUI e CPU è un passo cruciale per il rilancio delle relazioni accademiche tra Italia e Francia – ha detto Maurizio Tira, Delegato per gli Affari Istituzionali della CRUI – A maggior ragione in questo momento così complicato, in cui spetta anche alla comunità accademica farsi promotrice di un rinnovato modello di relazioni. D’altra parte, la storica collaborazione con la CPU rappresenta uno dei capisaldi delle attività di internazionalizzazione della CRUI. Una collaborazione che dagli anni Novanta, in cui si lavorava sul riconoscimento delle qualifiche e i dottorati in co-tutela, arriva fino alla recente condivisione di politiche e strategie nell’ambito della European University Association. Sono certo che le attività derivanti da questo accordo rinsalderanno ancora di più i legami tra i due sistemi di alta formazione”.
"La volontà di sottoscrivere l’accordo esisteva da tempo da entrambe le parti e gli ultimi mesi sono stati fondamentali per dargli forma e assumere gli impegni che esso prevede – ha aggiunto Olivier Laboux, Vicepresidente CPU – Prima di tutto, quello di almeno un vertice annuale tra i presidenti delle due conferenze, in modo da confermare ogni anno la realtà di questo accordo. Poi, e questo non è meno importante, quello di scambi regolari tra commissioni e comitati di entrambe le parti, tramite i rispettivi presidenti e i responsabili degli uffici. Su tutti questi argomenti dovremo lavorare simultaneamente su due livelli. Da un lato, il più vicino possibile ai territori francese e italiano, mirando a riunire ecosistemi comparabili, in particolare attraverso le università europee; dall’altro, a Bruxelles, agendo insieme, per promuovere un approccio transnazionale e transfrontaliero alle sfide della ricerca, dell’innovazione e dell’istruzione superiore".