Firmato l’accordo di collaborazione scientifica tra l’Università di Torino e Huvepharma Italia
Nel Salone del Rettorato, il Rettore Ajani e l’AD dell’azienda farmaceutica de Risi hanno siglato una convenzione triennale all'insegna di ricerca, sviluppo e innovazione
Saranno la ricerca congiunta, la formazione professionale e la condivisione di infrastrutture i punti chiave della collaborazione tra l’Università di Torino e Huvepharma Italia. I ricercatori lavoreranno sulle scienze chimiche, con particolare riferimento alla green chemistry, alla circular economy, all’industria 4.0, alla sicurezza sul lavoro e all’efficienza energetica nei processi industriali. L’obiettivo non è solo affrontare, con uno sguardo congiunto, questioni a elevata complessità, spesso in ottica interdisciplinare, ma anche condividere strumentazioni e laboratori, organizzare seminari, convegni e iniziative di divulgazione.
Come dichiara ai microfoni di Unito News la professoressa Cristina Prandi, Vice Direttrice per la Ricerca del Dipartimento di Chimica, “il percorso di collaborazione con Huvepharma si basa sulla ricerca di percorsi di competenze condivise. Huvepharma, che si occupa della sintesi di principi attivi e sta intraprendendo un percorso di innovazione nel campo della sintesi organica, ha trovato questo tipo di competenze nell’ambito dei Dipartimenti di Chimica e di Scienze e Tecnologie del Farmaco". Per quanto riguarda il lato della formazione, ad oggi, sono state finanziate due borse di dottorato sui temi della Chimica Verde e della Circular Economy. In futuro, laureati e dottori di ricerca dell’Università potranno essere assunti dall’azienda in regime di apprendistato di alta formazione e ricerca.
La collaborazione con i Dipartimenti di Chimica e di Scienza e Tecnologia del Farmaco mette in luce le opportunità di prospettiva: “Per noi è estremamente importante per tenerci aggiornati allo stato dell’arte” spiega l’AD di Huvepharma Italia, Nicola de Risi, che continua: “Come obiettivo a lungo termine, intendiamo creare un centro di sviluppo localizzato nell’Alta Val Tanaro per lo sviluppo delle tecnologie chimico-farmaceutiche”. Lo stabilimento di Garessio diventerà così strategico come centro di ricerca e sviluppo, grazie anche alle competenze dei gruppi di ricerca esperti in sintesi organica e in tecnologie non convenzionali.