ERC 2020: la ricercatrice di UniTo Chiara Ambrogio si aggiudica il Consolidator Grant
Alla ricercatrice del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino un finanziamento di 2 milioni di euro per lo studio sulle mutazioni del gene KRAS, tra le principali cause del cancro ai polmoni, al pancreas e al colon
Lo European
Research Council (ERC), organismo dell'Unione Europea che attraverso
finanziamenti competitivi sostiene l’eccellenza scientifica, ha pubblicato oggi, mercoledì 9 dicembre, la
lista dei progetti vincitori dei Consolidator
Grants. Tra i lavori finanziati c’è quello di Chiara Ambrogio, ricercatrice del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino, che
ha presentato il progetto dal titolo “KARMA
- Dalla comprensione delle dinamiche della membrana KRAS-RAF alle nuove
strategie terapeutiche nel cancro”. Il grant, riservato ai ricercatori che
vantano tra i 7 e i 12 anni di esperienza dal completamento del dottorato di
ricerca e un ricco curriculum scientifico, consiste in un finanziamento del valore di 2 milioni di euro.
Il progetto della Dott.ssa Ambrogio si concentra sullo studio delle mutazioni del gene KRAS. Tali mutazioni possono innescare una crescita cellulare anomala che, a sua volta, può causare il cancro ai polmoni, al pancreas e al colon. Sebbene le mutazioni KRAS siano state scoperte più di 30 anni fa, una comprensione dettagliata delle proprietà biologiche dei tumori causati da questo gene mutato è ancora lontana. Chiara Ambrogio utilizzerà il suo nuovo finanziamento dell’ERC per indagare i processi che innescano l'iperattivazione di KRAS sulla membrana cellulare. La conoscenza approfondita di questi meccanismi sarà fondamentale per scoprire nuove strategie per trattare i pazienti con tumori causati da mutazioni nel gene KRAS.
La carriera della Dott.ssa Ambrogio ha un interessante
profilo internazionale. Dopo una laurea in biotecnologie mediche e un
dottorato in immunologia e biologia cellulare all’Università di Torino, si è trasferita a Madrid nel 2009 per
lavorare al Centro Nacional de
Investigaciones Oncológicas (CNIO). Nel 2016 si è spostata negli Stati
Uniti, al Dana Farber Cancer Institute
(DFCI) di Boston, per
completare la sua formazione traslazionale. Nel 2019, grazie alla vittoria del grant Career
Development Award della Fondazione
Giovanni Armenise Harvard, che promuove la ricerca di base in campo
biomedico finanziando giovani scienziati che dall’estero vogliono lavorare in
Italia, ha creato un
gruppo di ricerca presso il Centro di
Biotecnologie Molecolari dell'Università di Torino (MBC), tornando a
svolgere la sua attività scientifica nel nostro Paese.