Dal Campus Einaudi alla Biennale di Venezia: Milad Tangshir racconta il carcere di Torino con la realtà virtuale
In concorso nella sezione Venice Virtual Reality, il regista iraniano laureato al DAMS UniTo presenta il suo ultimo documentario "VR Free"
Era il 22 marzo 2019. Nell'aula B3 del Campus Luigi Einaudi Milad Tangshir presentava per la prima volta il trailer del documentario "VR Free". Oggi, dopo cinque mesi, quell'opera sbarca a Venezia in occasione della 76a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, con il merito di essere l'unico film italiano selezionato nell'ambito della Venice Virtual Reality, la categoria dedicata all'uso della realtà virtuale.
Milad Tangshir, regista iraniano nato a Tehran nel 1983 e laureato al DAMS UniTo, ci porta nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino attraverso la virtual reality. Questo tipo di tecnologia permette un'esperienza unica all'occhio di chi guarda, consentendo l'immersione in un mondo - definito dallo stesso autore - "per sua natura pieno di spazi crudi e violenti". Il carcere visto dall'interno, la reclusione vissuta in prima persona. "Credo che la realtà virtuale - dichiara il regista - sia uno strumento molto potente per
raccontare il concetto di spazio. Abbiamo provato a sfruttare questo
potenziale in modo espressivo e drammatico. VR Free vuole mostrare al
pubblico la realtà nascosta della prigione, stimolando un dibattito
sempre più necessario sui nostri spazi di detenzione".
Il cortometraggio di Tangshir non si limita a portare il pubblico all'interno di una struttura detentiva. Allo stesso modo, utilizzando cioè un visore a 360°, anche i detenuti hanno potuto vivere la medesima esperienza immersiva, ma in senso opposto. A loro, costretti all'interno della casa circondariale, è stata data la possibilità di "evadere": andare allo stadio, passeggiare all'aria aperta o visitare luoghi che sembrano lontani.
Il cortometraggio, della durata di 10 minuti, è uno dei progetti selezionati e sostenuti
dal Bando “Under35 Digital Video Contest – Giovani Protagonisti”,
promosso dalla Film Commission Torino Piemonte. Prodotto da Valentina Noya per l'Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino, "VR Free" è stato realizzato con il sostegno e la
collaborazione dell'Assessorato alle Politiche giovanili della Regione
Piemonte,
Antigone Piemonte, Emergency Infopoint Torino, Eta Beta scs,
Sapereplurale e Diritti Globali LiberAzioni Axto Nord.