A Cristiana De Filippis il Premio della European Mathematical Society
La ricercatrice, che attualmente insegna all'Università di Parma, ha iniziato il suo percorso accademico a UniTo
Si tiene a Siviglia in questi giorni il Nono Congresso Europeo di matematica, il secondo evento di matematica più grande al mondo. I lavori del congresso si sono aperti con l'assegnazione degli EMS Awards, i premi più ambiti in Europa in questa disciplina.
Gli EMS Awards sono riconosciuti come gli Oscar della Matematica e tra i dieci premiati di questa edizione c'è Cristiana De Filippis, 31 anni, che attualmente insegna all'Università di Parma ma che ha iniziato il suo percorso accedemico ad UniTo come studentessa di matematica.
Cristiana De Filippis è stata premiata per gli eccezionali contributi alla Teoria della regolarità ellittica e il riconoscimento si aggiunge alla lunga serie di premi che si è aggiudicata finora, come il G-Research Prize ricevuto a Oxford nel 2019 e il Premio Iapichino dell'Accademia dei Lincei nel 2020.
I premi EMS sono stati istituiti nel 1992 e vengono assegnati ogni quattro anni in concomitanza con il Congresso Europeo di Matematica a ricercatori e ricercatrici under 35, in riconoscimento di eccellenti contributi in matematica.
Irene De Blasi, ricercatrice del Dipartimento di Matematica "Giuseppe Peano" di UniTo e membro, insieme a Cristiana De Filippis, della European Mathematical Young Academy (EMYA) ha fatto a Cristiana una breve intervista subito dopo la premiazione:
Irene: Hai frequentato il Corso di Laurea Triennale all'Università di Torino: come mai questa scelta?
Cristina: Finito il liceo a Matera mi sono spostata a Torino sia per la qualità dell’ateneo che per la vivibilità e il dinamismo della città, che offre tantissime opportunità mantenendo un costo della vita ragionevole.
Come hai vissuto i tre anni a Torino? C'è qualche aneddoto o particolare che vuoi condividere?
Ho un bellissimo ricordo dei miei tre anni a Torino. Ho incontrato quelli che oggi sono i miei migliori amici e ho avuto la possibilità di interagire con personalità scientifiche di primo livello, in particolare con la Professoressa Susanna Terracini, probabilmente tra i maggiori esperti al mondo di sistemi fortemente interagenti, che è stata la mia relatrice di tesi.
Qual era l'argomento della tua tesi triennale? Come è stata la tua esperienza?
La mia tesi triennale trattava di formule di area e coarea per funzioni lipschitziane, basata sulla prima parte del classico libro di Federer. È stato particolarmente challenging districarsi nella marea di informazioni contenute nel Federer e costruire un percorso originale (e sensato) che portasse alle formule di area e coarea.
Hai qualche consiglio per i giovani e le giovani che iniziano il proprio percorso di studi in Matematica?
Studiare matematica è sicuramente un’ottima scelta dal punto di vista delle prospettive di carriera, dato che la figura del matematico, per flessibilità e rigore, è tra le piú richieste. Infatti, con l’emergere di nuovi settori come data science e machine learning aumenta notevolmente la domanda di matematici nei settori piú disparati, diversi dall’accademia o dall’insegnamento nelle scuole.