Covid-19, oltre 6,5 milioni dalla Regione per i primi 10 progetti del bando INFRA-P
"Sono uno strumento essenziale per potenziare le infrastrutture di ricerca a livello regionale e per permettere una sempre migliore competitività del sistema Piemonte" sottolinea Alessandro Vercelli, Vice-rettore per la ricerca biomedica di UniTo
Oltre 6 milioni e mezzo di euro dalla Regione Piemonte per finanziare i primi 10 progetti selezionati sul Bando INFRA-P misura messa in campo per potenziare i laboratori pubblici e sviluppare progetti di ricerca nella lotta contro il Covid-19.
Chiuso lo scorso 26 marzo, il bando, con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, era articolato su due linee: una diretta al potenziamento di laboratori e infrastrutture di ricerca già esistenti nella disponibilità di organismi di ricerca pubblici, l’altra per sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, caratterizzati dalla concreta capacità di essere realizzabili e commerciabili entro breve tempo dalla loro conclusione, viste le finalità del bando rivolte al contrasto della pandemia. I contributi, a fondo perduto, erogati dalla Regione andranno a coprire, fino al 75% delle spese ammissibili, per il potenziamento dei laboratori pubblici, e fino all’80% per la ricerca.
“In Piemonte – afferma l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati - l'obiettivo è quello di avere una rete infrastrutturale di laboratori di alto profilo, ma anche sostenere i progetti di ricerca applicata per combattere il Covid e prevenire ulteriori pandemie. Con questo bando molto sarà possibile. Crediamo nella assoluta efficacia della scienza e pertanto investiamo, e investiremo, nella ricerca, presupposto fondamentale per combattere i virus, insieme ai nostri atenei, centri di ricerca e imprese attraverso un modello che punta a lavorare in squadra e unire le forze contro le malattie”.
“Molti dei progetti approvati sono in collaborazione e questo è molto importante: la politica regionale ha favorito l’integrazione fra gli atenei – ha dichiarato il professor Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale - E’ fondamentale aumentare la massa critica di ricerca nella nostra regione per renderla più competitiva a livello internazionale. Si fa sistema per attuare modelli innovativi sia dal punto di vista della ricerca che dell’applicazione clinica. Da elogiare il grande sforzo della Regione Piemonte e dell’assessore Marnati che ha saputo cogliere l’appello degli atenei a proporre, in un momento tragico per il nostro Paese, un bando per la ricerca sul Covid. Mai come in questo momento c’è bisogno di ricerca che aiuti la medicina a sconfiggere questa terribile malattia”.
“Questo risultato conferma come, in accordo con gli obiettivi individuati dal Piano Strategico di Ateneo, il Politecnico di Torino sia in grado di creare, attraverso la propria attività di ricerca e condivisione della conoscenza, un forte impatto sulla società civile – commenta la professoressa Laura Montanaro, vicerettrice delegata per le valutazioni strategiche – Preme sottolineare come i quattro progetti finanziati per il potenziamento di laboratori di prova ed infrastrutture di ricerca finalizzati al contrasto della pandemia Covid‐19 coinvolgano il nostro Ateneo su tematiche di ricerca sia di base che applicata, a dimostrazione di una convinta e ampia adesione dei nostri ricercatori al progetto di perseguire una significativa crescita dell’impatto e della ricaduta positiva delle nostre attività sulla Società tutta”.
“I Bandi INFRA-P sono uno strumento essenziale per potenziare le infrastrutture di ricerca a livello regionale, per permettere una sempre migliore competitività del sistema Piemonte a livello nazionale e internazionale – dichiara il professor Alessandro Vercelli, vice rettore per la ricerca biomedica dell’Università di Torino – Sono inoltre uno stimolo per una migliore partnership tra pubblico e privato nell'ambito della ricerca di base e applicata, anche in vista della costruzione della Città delle Scienze e dell'Ambiente e del Parco della Salute”.
Dieci dunque i progetti, al momento, selezionati e per i quali è previsto il contributo della Regione: cinque per il potenziamento di laboratori e strutture di ricerca, promossi da organismi di ricerca pubblica e cinque per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, promossi da organismi di ricerca pubblica anche in collaborazione con soggetti operanti nel sistema sanitario regionale e imprese. Altri progetti sono tutt’ora in istruttoria. Complessivamente a questi primi dieci verranno erogati contributi per un totale di 6 milioni 516mila euro, di cui 2milioni 918mila euro ai cinque progetti per il potenziamento di laboratori e strutture promossi da organismi pubblici, e 3milioni 958mila euro per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale promossi da organismi di ricerca pubblici anche in collaborazione con imprese.