La dimensione internazionale del poeta e scrittore piemontese Guido Gozzano
Le sedi dell'Università di Torino sono state teatro del Convegno Internazionale intitolato "L'immagine di me voglio che sia", nell'ambito delle iniziative per il primo centenario della morte del poeta e scrittore Guido Gozzano (1916-2016).
Studiosi, poeti e traduttori si sono ritrovati a Torino per discutere degli studi più avanzati dedicati allo scrittore, mettendo in luce la sua dimensione internazionale troppo spesso dimenticata, e presentato iniziative destinate a durare al di là del centenario. Prima fra tutte, l'edizione dell'Epistolario di Gozzano - con le lettere a familiari, amici, scrittori, personalità della cultura dell'epoca - disperse finora su riviste e in volumi miscellanei, oltre a materiali inediti.
Il convegno rientra nelle iniziative organizzate dal Centro Studi "Guido Gozzano-Cesare Pavese", che afferisce al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino, con la collaborazione di altre realtà culturali torinesi e si pone l'obiettivo di raccontare l'attività di poeta di Gozzano, di scrittore di viaggio, autore di novelle, di prose torinesi e di fiabe, di saggi sulla fotografia e sul cinema.
"Il primo centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016) vuole essere un momento di confronto e di svolta sulla figura dell'autore - ha dichiarato Mariarosa Masoero, professoressa del Dipartimento di Studi Umanistici di UniTo e direttrice del Centro Studi "Guido Gozzano-Cesare Pavese" -, troppo spesso ancora oggi considerato un poeta provinciale e per nulla internazionale e di restituzione di quel fondamentale ruolo esercitato nell'ambito della poesia del Novecento, e non soltanto italiana".