Collaborazione tra UniTo ed EIT Food: a novembre un nuovo corso online sulla sicurezza del cibo e la tutela dei consumatori
Il corso è nato grazie al lavoro dell’Università di Torino con il finanziamento dell’European Institute of Innovation and Technology (EIT)
Partirà il 9 novembre 2020 il corso interattivo intitolato Consumers and Environmental Safety: Food Packaging and Kitchenware, grazie al lavoro dell’Università di Torino con il finanziamento dell’European Institute of Innovation and Technology (EIT). Il corso sarà interamente online, gratuito, in lingua inglese, della durata di 5 settimane. Pensato per un pubblico vasto e generico desideroso di approfondire i vari aspetti della sicurezza di cibo e bevande, oltre ai potenziali rischi per la salute derivanti dal packaging e materiali di contatto, questo corso innovativo mette a disposizione video, articoli, interviste, visite ai laboratori, discussioni e attività per gli studenti.
Il corso avrà docenti dell’Università di Torino (Giorgio Merlo e Claudio Medana del Dipartimento di Biotecnologie e Patrizia Bovolin del Dipartimento di Scienze della Vita) e docenti internazionali (Amparo Lopez Rubio dello IATA-CSIC SPAGNA, Natalia Drabinska della Polish Academy of Sciences POLONIA, e Isabel Hoffman, CEO TellSpec LTD UK).
Il corso si rivolge a tutti i consumatori in generale e, in particolare, a donne in gravidanza, genitori, famiglie e soggetti attenti alle sostanze chimiche a cui siamo esposti e alle possibili conseguenze sulla nostra salute e sull'ambiente. Il corso è anche ideale per: personale che lavora nel settore della produzione del cibo e bevande o imprenditori che intendono investire nel settore eco-friendly e nei materiali naturali; studenti liceali e universitari; ricercatori chimici, biologi, epidemiologi, endocrinologi e pediatri.
La sicurezza del cibo è un aspetto fortemente controllato e regolamentato, soprattutto nell’Unione Europea. Tuttavia, non sempre viene considerata la migrazione di sostanze dai materiali a contatto e packaging a cibo e bevande che noi assumiamo. Si tratta di quelle sostanze che - a basse dosi e per tempi lunghi - agiscono negativamente sul nostro delicato sistema endocrino. Basti pensare ai disturbi della fertilità, della tiroide e del metabolismo, in costante crescita nei nostri paesi.
La sicurezza sulle sostanze presenti nei packaging e materiali a contatto riguarda anche l’ambiente, per via dell’impatto sugli ecosistemi e per via dell’accumulo di plastiche e sostanze contaminanti non più recuperabili. La sensibilità a questi temi è in aumento e occorre chiarezza e conoscenza per affrontarli al meglio e con efficacia.
Molti soggetti sono coinvolti nel packaging del cibo e nella tutela della salute della popolazione: dai ricercatori e medici alle associazioni di consumatori, dalle aziende produttrici a giornalisti e legislatori. Solo una sinergia positiva tra tutti questi soggetti potrebbe preparare ad affrontare meglio l’argomento. In questo ambito, due aspetti chiave sono la trasparenza e la divulgazione di dati scientifici. Come ricaduta positiva, il cittadino guadagnerebbe una migliore consapevolezza dell'attuale situazione e una diffidenza verso gli eccessi di allarmismo e le false notizie.
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