Cartografia geologica dell’Antartide: 30 anni di ricerche
Alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra hanno partecipato in prima persona a diverse spedizioni in Antartide e contribuito alla pubblicazione delle otto carte geologiche della Terra Vittoria Settentrionale in Antartide.
di Rodolfo Carosi, Professore Ordinario di Geologia Strutturale e Tettonica dell'Università di Torino
Quest’anno sono state terminate e stampate dal Museo Nazionale dell’Antartide di Siena le otto carte geologiche (in scala 1:250.000) realizzate dai gruppi di ricerca italiani nell'ambito del progetto italo-tedesco finalizzato alla cartografia dell'intera Terra Vittoria settentrionale in Antartide nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide svolto nel corso degli ultimi 30 anni. Le aree studiate coprono un area di circa 300.000 chilometri quadrati, area grande quasi quanto tutta l’Italia e comprendono una parte importante della catena Transantartica, formatasi circa 500 milioni di anni fa.
A partire dalla prima spedizione italiana in Antartide nel 1985 si sono succedute ben 32 spedizioni di ricerca che hanno visto la partecipazione attiva di molte sedi italiane ed estere. L'attività di ricerca si svolge nel rispetto degli accordi internazionali previsti dal cosiddetto Patto Antartico, che prevede di "utilizzare" I'Antartide come un grande laboratorio senza interessi di tipo economico o militare seguendo progetti scientifici nazionali ed internazionali approvati dallo SCAR (Scientific Committee for the Antarctic Research) che è l'ente scientifico mondiale che esamina e approva i programmi di studio in Antartide.
Le ricerche sono state svolte sia facendo perno sulla base Italiana del PNRA "Mario Zucchelli", gestita dall'ENEA ed altri enti di ricerca italiani, che si trova sulla costa del Mare di Ross, nella Baia Terra Nova, sia tramite campi remoti in tenda a molte centinaia di km dalla base italiana.
Alla realizzazione di questo importante risultato, che rappresenta una sintesi tangibile delle importanti ricerche italiane delle Scienze della Terra, hanno partecipato attivamente, con diverse missioni sul terreno e con la partecipazione a campo in territori remoti, anche alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra di Torino (Prof. R. Carosi, Prof. D. Castelli e Prof. P. Rossetti) e del CNR-IGG (Dott. B. Lombardo).
La sintesi dei risultati geologici è stata presentata dal Prof. C. A. Ricci del Museo Nazionale dell’Antartide di Siena, al Dipartimento di Scienze della Terra di Torino in occasione di una giornata dedicata alla memoria di due ricercatori recentemente scomparsi (B. Lombardo e M. Beltrando) tenutasi lo scorso 16 giugno e in una giornata tematica dell’Accademia dei Lincei.