Amitav Ghosh: "Non possiamo più ignorare i cambiamenti climatici, Venezia ne è la prova"
Lo scrittore indiano ospite di UniTo per una lecture dal titolo “Migrants, Climate & Social Networks - Here and Now”
In una delle pagine più intense de L’isola dei fucili, il suo ultimo libro, Amitav Ghosh descrive Venezia alle prese con l’acqua alta. Mai avrebbe immaginato che quella scena, poche settimane dopo, si sarebbe ripresentata in tutta la sua fatalità. O forse si, considerando che Ghosh, il maggiore scrittore contemporaneo indiano di lingua inglese, è stato tra i primi ad affrontare il tema del cambiamento climatico e dei suoi effetti.
Ospite lunedì 18 novembre dell’Università di Torino, con una lecture dal titolo Migrants, Climate & Social Networks - Here and Now, Amitav Ghosh parla dell’acqua alta a Piazza San Marco come “un vero e proprio disastro. Per me – dice – Venezia è una città molto importante, non solo per la sua storia, ma anche perché possiamo toccare con mano quali sono gli effetti dei cambiamenti climatici oggi”.
Nell’aula 2, al secondo piano del complesso Aldo Moro, si fa fatica a trovare posto. Non solo universitari, ma anche studenti liceali e semplici appassionati hanno accolto lo scrittore con affetto. “Io sono stato qui molte volte. La prima fu 10 anni fa, ma ogni volta si rinnova lo stesso piacere di sempre” – confessa Ghosh, prima di iniziare la discussione con la Prof.ssa Carmen Concilio, coadiuvata dai traduttori Anna Nadotti, Norman Gobetti.
Il tema dei cambiamenti climatici viene declinato utilizzando molte chiavi di lettura. Una è l’associazione tra gli Accordi di Parigi e l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. “Un testo – dichiara Ghosh – assolutamente incredibile. Entrambi i documenti parlano di cambiamenti climatici, ma con un approccio diverso. Per me è stato molto stimolante leggere l’enciclica. La sua importanza sta nel fatto che è scritto in una maniera molto semplice, con una retorica che tutti possono apprezzare”. Altro punto di vista è invece quello politico, con il riferimento alle destre populiste che, in tutto il mondo, negano il fenomeno del climate change. "Se loro continuano a comportortarsi così - conclude Ghosh - il futuro sarà un disastro".