Alla scoperta dei neuroni che associano i suoni alle emozioni
Lo studio dei ricercatori di UniTo sulla prestigiosa rivista Nature Communications
Pubblicato sulla rivista Nature Communications lo studio dei ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze e del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari, che identificano nella corteccia uditiva dei topi alcuni neuroni in grado di memorizzare il significato emotivo dei suoni.
La dott.ssa Anna Grosso e l’unità di ricerca coordinata dal prof. Benedetto Sacchetti hanno sottoposto i soggetti sperimentali a due suoni, uno associato a un evento piacevole, l’altro a uno sgradevole.
I ricercatori hanno riscontrato che nella corteccia uditiva si attivano neuroni diversi in risposta ai suoni associati a esperienze, mentre suoni simili privi di alcuna componente emotiva non attivano tali cellule.
Bloccando selettivamente una di queste due classi di neuroni, i soggetti sperimentali non sono più in grado di riconoscere i suoni come piacevoli o sgradevoli.
Questo studio dimostra per la prima volta che il significato emotivo acquisito dagli stimoli sensoriali tramite l’esperienza viene appreso e conservato da neuroni che si trovano nelle cortecce sensoriali, aree finora ritenute necessarie per l’elaborazione degli stimoli sensoriali ma non dei loro connotati affettivi.
L’identificazione dei circuiti cerebrali e dei meccanismi cellulari alla base della formazione dei ricordi delle esperienze emotive ha importanti risvolti in diversi ambiti, dalle neuroscienze alle scienze sociali.
Questi risultati gettano nuova luce sui meccanismi alla base di disturbi legati alla sfera affettiva, quali fobie e disturbi d’ansia, caratterizzati da un’errata interpretazione degli stimoli sensoriali.