Alla scoperta degli Strigolattoni per un’agricoltura sostenibile
Un progetto europeo, uno spin-off universitario e un Congresso Mondiale all’Università di Torino sui nuovi composti organici naturali che rendono più produttive le coltivazioni
Di Cristina Prandi, Dipartimento di Chimica
Si chiamano Strigolattoni, sono un argomento di punta nel campo della biologia vegetale per lo sviluppo di nuove pratiche di agricoltura sostenibile, e hanno portato l’Università di Torino a coordinare una COST Action (Programma di cooperazione europeo in Scienza e Tecnologia), a fondare lo spin off accademico Strigolab e a organizzare un Congresso Mondiale a Torino.
Che cosa sono? Si tratta di una nuova classe di composti organici naturali che definiscono la morfologia delle piante - intervenendo nella regolazione dello sviluppo della pianta in relazione alle condizioni nutrizionali e ambientali - e rappresentano dei segnali chimici rilasciati nel terreno circostante la radice, dove vengono percepiti da microorganismi - come i funghi simbionti micorrizici arbuscolari e i batteri azotofissatori - sui quali agiscono con effetti che ne favoriscono la simbiosi.
Diventano importanti poiché la comprensione dei meccanismi molecolari alla base della loro azione può far incrementare la resa delle coltivazioni agricole permettendo ulteriori passi in avanti nel campo dell’agricoltura sostenibile.
All’Università di Torino, un team interdisciplinare di ricercatrici e ricercatori dei Dipartimenti di Chimica (Cristina Prandi), di Scienze Agrarie e Forestali (Francesca Cardinale e Andrea Schubert) e di Biologia dei Sistemi (Paola Bonfante e Luisa Lanfranco) da alcuni anni sta studiando il ruolo degli Strigolattoni e loro potenzialità applicative.
Il gruppo si occupa della produzione delle molecole bioattive e dei loro derivati, dello studio degli effetti della loro applicazione in termini di aumentata tolleranza a stress ambientali principalmente nel pomodoro, del ruolo che gli Strigolattoni rivestono nell’indurre la simbiosi di piante di interesse agricolo con funghi micorrizici-arbuscolari.
L’attività dei gruppi di ricerca coinvolti ha portato l’Università di Torino e la prof.ssa Cristina Prandi a coordinare il progetto STREAM, una COST Action interamente dedicata agli Strigolattoni, e alla fondazione dello spin off accademico Strigolab srl che si occupa della produzione e della commercializzazione di Strigolattoni sintetici e di estratti vegetali arricchiti di Strigolattoni.
L’intensa attività scientifica in UniTo è stata determinante per la scelta di Torino come sede per la Seconda Edizione del Congresso Mondiale sugli Strigolattoni (ICS2017), che si tiene presso la Cavallerizza Reale dal 27 al 30 marzo: un’occasione per stimolare la collaborazione interdisciplinare tra gli esponenti della comunità scientifica che si occupa di Strigolattoni e per far conoscere ai rappresentanti dell'industria di settore i risultati delle ricerche dei giovani scienziati dell’Università.
Vuoi saperne di più? Scopri tutti i dettagli del progetto STREAM!