Al Prof. Maggiora un importante riconoscimento per la collaborazione scientifica tra Italia e Cina
Assegnato al fisico torinese il China-Italy Science and Technology Innovation Cooperation Contribution Award
Alla presenza della Ministra Italiana dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e del Ministro Cinese per la Scienza e la Tecnologia Wan Gang, durante l’ottava edizione della China–Italy Science, Technology & Innovation Week, la settimana italo-cinese della scienza, della tecnologia e dell’innovazione, patrocinata per l’Italia dal MIUR e per la Cina dal MOST, e coordinata per l’Italia da Città della Scienza di Napoli, il Prof. Marco Maggiora, fisico all'Università di Torino e direttore dell’IHEP-INFN Joint Laboratory (I2JL) dell'INFN, ha ricevuto il prestigioso premio China-Italy Science and Technology Innovation Cooperation Contribution Award, per il suo contributo allo sviluppo della cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Cina.
In Cina fin dal 2009, Maggiora ha coordinato il progetto europeo H2020 Cina BESIIICGEM e ha contribuito con il suo lavoro a rafforzare la collaborazione strategica, fra l'Università, l'INFN e l’Institute of High Energy Physics (IHEP), ente della Chinese Academy of Science (CAS) di Pechino.
“Il premio – commenta Marco Maggiora – rappresenta un ulteriore riconoscimento per l’eccellenza scientifica e tecnologica raggiunta nella loro cooperazione dall’IHEP e dall’INFN, grazie anche e soprattutto al grande impegno di tutti i colleghi cinesi e italiani delle nostre collaborazioni internazionali, come ARGO, BESIII, CSES, DAMPE, HERD e JUNO. È anche una spinta a rendere questa nostra collaborazione sempre più solida e articolata in vista delle nuove sfide scientifiche e tecnologiche che ci attendo nei prossimi anni e che possiamo e dobbiamo affrontare insieme”.
Quest’anno, la China–Italy Science, Technology & Innovation Week, il più importante evento annuale nell’ambito della cooperazione scientifica e accademica sino-italiana ha riunito oltre 750 rappresentanti tra centri di ricerca, università, spin-off e imprese italiane e oltre 400 partecipanti cinesi.