Al via la più grande iniziativa in Italia per valorizzare la ricerca sull’invecchiamento sano e attivo
Ricercatori, imprese e istituzioni al Campus Einaudi dell’Università di Torino per conoscere i progetti e attivare collaborazioni: #hackUniTO for Ageing è partito
Una task force di più di 800 ricercatrici e ricercatori di tutte le discipline – dalla medicina al diritto, alla psicologia - anima 283 progetti sui temi dell’invecchiamento sano e attivo coinvolgendo 29 università e oltre 80 imprese e istituzioni da tutta Italia: questo è #hackUniTO for Ageing, l’iniziativa lanciata dall’Università di Torino e realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Cura e prevenzione, alimentazione, formazione, lavoro: sono solo alcune delle dimensioni della vita degli anziani toccate dai progetti di #hackUniTO for Ageing, che è entrata nel vivo con un evento di 2 giorni al Campus Luigi Einaudi durante i quali i ricercatori hanno presentato più di 80 progetti a imprese, amministrazioni e sostenitori della ricerca e hanno potuto incontrare i partner per attivare collaborazioni.
Ci ha raccontato #hackUniTo for Ageing e l’evento il responsabile del Progetto Innovazione e Competitività dell’Università di Torino Germano Paini, mentre il Rettore di Unito Gianmaria Ajani ha spiegato come l’ageing, tema multidimensionale e di grande rilevanza nella società di oggi, necessiti di una ricerca interdisciplinare per migliorare il benessere delle persone; Fabio Spagnuolo del Centro per l’Innovazione di Intesa Sanpaolo ha anticipato l’interesse del gruppo bancario a puntare su alcuni progetti.
E mentre i ricercatori e le ricercatrici presentavano al Campus Einaudi i loro progetti, in parallelo si sono svolte sessioni dedicate alla comunicazione della ricerca e alla sperimentazione delle collaborazioni attivate tra i ricercatori.
Il workshop “La valorizzazione della ricerca sull’Ageing” ha riunito rappresentanti degli Atenei partecipanti ad #hackUniTO for Ageing per definire regole condivise per i ricercatori nei loro rapporti con imprese e finanziatori quando i progetti entreranno nella fase esecutiva. I temi chiave di discussione, spiega Marco Degani, responsabile della Direzione Ricerca e Relazioni Internazionali dell’Università di Torino, investono temi come i diritti di proprietà intellettuale e la necessità di preservare il carattere “aperto” dei progetti conciliandolo con le esigenze di confidenzialità delle imprese.
Gli studenti dell’Università della Terza Età di Torino hanno partecipato al laboratorio GAIA-MENTE per sperimentare strumenti informatizzati e giochi di analisi e potenziamento delle funzioni cognitive preparati dai ricercatori. GAIA-MENTE è un caso di collaborazione nata dentro #hackUniTO for Ageing tra i due progetti “ACTION” e “DiversaMente giovani” già inseriti nella piattaforma.
Il progetto GAIA-MENTE collabora con la cooperativa sociale torinese Crescere insieme e con l’Università della Terza Età, i cui studenti sono stati invitati al laboratorio per testare i giochi e le attività.
Scopri tutti i progetti di #hackUniTO for Ageing!