Al via il Salone del Manuale Scolastico. Bianchini: "Un evento per tutti, non solo addetti ai lavori"
Dal 15 al 17 marzo al Palazzetto dello sport di Collegno, tra esposizioni, conferenze e incontri
Come può uno strumento che genera un mercato da centinaia di milioni di euro essere così sottovalutato? È il paradosso su cui si fonda il Salone del Manuale Scolastico, l'evento organizzato a Collegno dal 15 al 17 marzo. A raccontare la genesi dell'iniziativa è il direttore scientifico della kermesse Paolo Bianchini, Professore di Storia della Pedagogia al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino.
"Si tratta di tre giorni dedicati a un oggetto fondamentale in tutte le scuole di ordine e grado. Talmente fondamentale che viene dato per scontato, quasi dimenticato". Questo è solo il primo problema relativo ai manuali scolastici. Il secondo, dice Bianchini, è invece un "problema secolare". "Gli insegnanti non hanno una formazione nell'uso e nella scelta dei libri di testo. Questo comporta che spesso adottano dei manuali che si rivelano inadatti alle loro esigenze o a quelle degli studenti, con scarzi risultati didattici".
E qui inizia il paradosso: "Il manuale scolastico muove, in Italia e nel mondo, un mercato editoriale da centinaia di milioni di euro. Dunque stiamo parlando di un oggetto di primaria importanza, sotto tutti i punti di vista, che meriterebbe un'attenzione diversa rispetto a quella che viene gli viene data oggi".
Durante il fine settimana il Salone si articola attraverso quattro differenti attività: esposizioni degli editori, conferenze e incontri con uomini e donne della cultura, iniziative di formazione e aggiornamento per gli insegnati e iniziative dedicate agli studenti. "Parlare di manuale - continua Bianchini - è un'occasione per parlare di scuola. Ci interessa la didattica e, per questo, abbiamo coinvolto tutti gli attori che sono impegnati in questo mondo. A partire da chi i libri li produce, quindi editori e redattori italiani, i quali da oltre 200 anni vantano livelli di professionalità e competenza altissimi. Poi ci sono gli insegnanti, gli studenti. Infine i genitori, che poi sono quelli che normalmente i manuali li pagano!"
Insomma, una manifestazione per tutti, non solo addetti ai lavori. "Ci auguriamo che il Salone sia pieno di gente che non è direttamente coinvolta nella scuola, anche perchè è un'opportunità da cogliere. Ci sono laboratori che, grazie al coinvolgimento di tante associazione, parlano di ambiente, diritti, mafie e consumi. Tutte materie che a scuola non si fanno molto".