Addax Biosciences, la start up dell'Incubatore UniTo 2i3T, si aggiudica il premio IR20 della regione Piemonte
Il progetto mira alla progressiva sostituzione della Formalina con un fissativo istologico innovativo: il GAF
La start up Addax Biosciences ha vinto il Premio IR20 Innovazione e Ricerca, istituito dalla Regione Piemonte al fine di valorizzare le migliori progettualità esistenti sul territorio realizzate da imprese, start up, enti e laboratori di ricerca pubblici e privati.
Il progetto presentato da Addax Biosciences mira alla progressiva sostituzione della Formalina con un fissativo istologico innovativo: il GAF. La formalina è un reagente chimico a base di formaldeide, ancora ampiamente utilizzato nei laboratori di istopatologia nonostante la sua riconosciuta tossicità e cancerogenicità. Il rivoluzionario prodotto ideato da Addax Biosciences a seguito di un’accurata ricerca scientifica è stato brevettato a livello internazionale e sottoposto a molteplici processi di validazione. La sua diffusione permetterà di proteggere la salute dei lavoratori coinvolti nel trattamento dei campioni patologici, attualmente esposti al rischio di sviluppare malattie professionale causate dai vapori di formaldeide e di ridurre i costi relativi ai dispositivi di sicurezza attualmente obbligatori, senza compromettere la precisione diagnostica a tutela dei pazienti.
Addax Biosciences si costituisce nel 2017 e rappresenta il risultato del trasferimento tecnologico di un percorso di ricerca decennale maturato nell’ambito dell’Anatomia Patologica, che fa capo ai Dipartimenti di Scienze Mediche e di Oncologia, e nell’ambito del gruppo di ricerca della Professoressa Benedetta Bussolati, presso il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Torino che hanno portato a definire la composizione del fissativo e validarne l’efficacia. Addax nasce dai percorsi di incubazione dell’Incubatore di Imprese dell’Università 2i3T e ha ottenuto in questi anni dei risultati sempre più significativi sul piano imprenditoriale e scientifico. Infatti in parallelo agli studi scientifici, Addax in questi 3 anni ha ottenuto il brevetto internazionale del prodotto, la sua certificazione CE e FDA per il mercato US, ha fatto crescere il proprio team assumendo nuove risorse dal territorio e rafforzando la propria struttura organizzativa. Sotto la direzione dell’Ing. Michela Gastaldi è stato ampliato ed ottimizzato il processo produttivo, che permette oggi ad Addax di poter proporre il proprio prodotto GAF sul mercato, trasformando un progetto di Ricerca in realtà imprenditoriale, con l’ambizioso obiettivo di liberare gli ospedali e i centri di ricerca di tutto il mondo dalla formalina.
Addax, per l’avvio dell’attività, ha fruito dei Servizi di sostegno alle Start Up Innovative Spin Off della Ricerca Pubblica, messi a disposizione dalla Regione Piemonte (POR FSE 2014/2020) e per le fasi di sviluppo ha quindi fruito di un importante sostegno finanziario per la crescita e consolidamento della start up (POR FESR 2014/2020). Investimenti a favore della crescita e l’occupazione, per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva del Piemonte Tali fondi sono una testimonianza dell’integrazione tra risorse FSE e FESR e rappresentano un importante sostegno per il rafforzamento della collaborazione fra il sistema della ricerca e il mondo imprenditoriale e per lo stimolo all’innovazione del Piemonte.
È stata inoltre tra le pochissime start up innovative ad accedere al programma di finanziamento SME Instrument nell’ambito dei fondi europei Horizon 2020, e ha ricevuto altresì fondi europei per la tutela intellettuale tramite il fondo IP4SME.
ADDAX ha avviato un progetto in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino che, costantemente impegnata nell’innalzamento degli standard per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei propri lavoratori, ambisce a diventare il primo ospedale Formalin-free.
Con lo stesso obiettivo, Addax ha inoltre intrapreso un’attività di collaborazione con i Laboratori del Centro Dental School dell’Università di Torino, che sviluppano ricerche di base e applicative nel settore della biologia dei tessuti odontostomatologici a fini riparativi e di diagnosi, per l’utilizzo del proprio prodotto GAF in sostituzione alla formalina sia per quanto riguarda i prelievi di tessuti in odontostomatologia sia per quanto riguarda gli aspetti diagnostici istopatologici.
Addax nonostante i pochi anni di attività è già risultata vincitore di numerosi premi e riconoscimenti:
- Start CUP Piemonte e Valle d’Aosta 2017
- Life Science Award Menzione per Social Innovation PNI (Premio Nazionale Innovazione)
- Unicredit Start up award, 2017
- Premio Waterhouse Coopers
- 2019 Certificato di eccellenza della commissione europea
- Premio Waterhouse Coopers, Special Award PwC start ups & emerging Companies, 2018
- Unicredit Start Lab, Tele Aviv Bootcamp 2020
L’Università di Torino è costantemente impegnata in attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attività che nel loro complesso vengono definite “Terza Missione”. Attraverso tali attività l’Università di Torino rafforza le relazioni tra il mondo della ricerca e la comunità, le imprese, la scuola, le istituzioni contribuendo attraverso la collaborazione con questi attori alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio.
Più nel dettaglio questi obiettivi si realizzano attraverso le azioni che vengono definite di:
- Valorizzazione della proprietà intellettuale (trasferimento tecnologico alle imprese; gestione brevetti; alfabetizzazione brevettuale per i ricercatori)
- Imprenditorialità accademica (sostegno alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza; riconoscimento e supporto a spin off accademici e universitari) attraverso l’Incubatore 2i3T.
L’Università di Torino intende valorizzare le proprie attività di Trasferimento Tecnologico e implementare nuove iniziative di potenziamento delle stesse nella realizzazione dei tre progetti in cui è promotrice: Città delle Scienze a Grugliasco, Parco della Salute e Città della Cultura alla Cavallerizza. La disponibilità di aree nelle quali realizzare nuove forme di sinergie con le imprese su temi quali Investimento sul Capitale Umano (Alta Formazione, Dottorati Industriali), Laboratori congiunti Unito-imprese-Joint LAB, Impianti di sperimentazione pilota di nuove tecnologie, Insediamento di centri di R&S di enti o imprese: «Large» «Medium» «Small» size, Insediamento di show room tecnologiche di imprese aperte anche agli studenti, possibilità di Academy e micro Academy, richiedono una forte coesione di intenti tra tutti gli attori del territorio. Il potenziamento delle attività formative legate alla “cultura dell’imprenditorialità” e la presenza dell’incubatore di impresa a stretto contatto con i ricercatori consentirà la realizzazione di un virtuoso processo continuodi co-creazione di innovazione.
“Simili risultati rappresentano perfettamente gli esiti virtuosi di ciò che intendiamo per trasferimento tecnologico: l’innovazione ideata e sviluppata all’interno dell’Ateneo trova realizzazione in una impresa innovativa attraverso un percorso di accompagnamento dei ricercatori da parte dell’Incubatore d’Impresa dell’Università degli Studi di Torino 2i3T nella realizzazione della loro idea. In questo senso, la filiera che si realizza negli Atenei dalla ricerca sino all’incubazione d’impresa rappresenta uno strumento indispensabile e di elevato potenziale per all’attrazione di investimenti sul territorio”. – Ha dichiarato Cristina Prandi, Vice Rettore alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico dell’Università degli Studi di Torino.
“Riteniamo che questo traguardo rappresenti un risultato del sistema territoriale e testimoni l’importanza dell’intervento delle risorse pubbliche ed i risultati che si possono raggiungere integrando l’intervento delle risorse pubbliche, il prossimo passo che ci vedrà impegnati è di sviluppare la rete di strutture sanitarie che potranno introdurre nei loro processi il prodotto a salvaguardia del personale, per questo passo speriamo di poter contare sul supporto della Sanità regionale che permetterebbe anche completare un percorso virtuoso”. - Ha commentato Silvio Aime, Presidente dell’Incubatore 2i3T.