80 anni di Gianni Vattimo all’Università di Torino
Un convegno internazionale per celebrare il Vattimo docente-filosofo e un’intervista per conoscere il suo lato più umano
La sua più grande soddisfazione in campo accademico? La nomina di Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, negli anni ’70. Il futuro dell'Università? Spetta ai giovani utilizzare al meglio gli strumenti che lo studio fornisce loro.
Sono questi alcuni dei pensieri che condivide con UnitoNews Gianni Vattimo, filosofo, professore emerito all’Università di Torino, sotto gli occhi di professori e studiosi giunti da Vilnius, Berlino, Madrid, Aarhus e Dundee per festeggiare i suoi 80 anni.
Un evento che si celebra all’Università di Torino con un convegno di due giorni organizzato dal prof. Gaetano Chiurazzi, del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'educazione, dal titolo “Effetti d’interpretazione”, durante il quale colleghi “torinesi” e internazionali ripercorrono i temi della produzione filosofica di uno dei maggiori filosofi italiani contemporanei.
Laureato in Filosofia con Luigi Pareyson, dopo un periodo di studi in Germania Vattimo inizia nel 1964 la sua carriera di docente all’Università di Torino: un percorso che lo vedrà in cattedra per 45 anni. Nel frattempo, Gianni Vattimo è Preside di Facoltà a Torino e visiting professor in diverse università statunitensi (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York).
Il convegno di Torino, aperto dai saluti di Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino, Claudio Ciancio, Presidente del Centro Studi Filosofico-Religiosi “L. Pareyson”, Sergio Roda, Direttore della Scuola di Scienze Umanistiche, e Renato Grimaldi, Direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, affida a ognuno degli ospiti internazionali una riflessione a partire da un libro di Gianni Vattimo, mentre alcuni tra i suoi allievi attualmente attivi nel mondo accademico approfondiscono un concetto significativo del suo pensiero.