2,8 milioni di euro per formare 18 esperti in tecnologie per il patrimonio culturale
Conservazione, restauro e valorizzazione dei beni culturali sono gli obiettivi del dottorato Tech4Culture, co-finanziato dall’Unione Europea e dalla Compagnia di San Paolo
Creare una nuova classe di professionisti nel settore del patrimonio culturale: è questo l’obiettivo del dottorato innovativo Technologies for Cultural Heritage (Tech4Culture). 5 dottorande e 3 dottorandi hanno già cominciato il percorso, mentre per altri 10 si aprirà la Call for Application a fine febbraio. Il taglio del corso è fortemente interdisciplinare: protagoniste del percorso dottorale saranno l’informatica per i beni culturali insieme alle più recenti tecnologie nei settori della fisica, della chimica, dell’ingegneria, della biologia, della geologia, dell’archeologia e della storia dell’arte.
“Si tratta di un programma nuovo, interamente in inglese” spiega ai microfoni di Unito News Stefano De Martino, coordinatore del dottorato, che continua: “È un percorso rivolto prevalentemente a studenti stranieri, o a studenti italiani che non abbiamo lavorato in Italia negli ultimi anni”. Sul lato internazionale di Tech4Culture, De Martino aggiunge: “Tra i dottorandi, uno lavora in Algeria e uno in Bangladesh. Entrambi si occupano del problema della valorizzazione dei beni culturali in Paesi che non hanno risorse economiche da investire in maniera ingente in queste attività”. Tra gli altri aspetti, i futuri esperti in Technologies for Cultural Heritage si occuperanno delle modalità di esposizione all’interno dei musei, degli open air museums, dei geo-parchi e delle mostre, creando modelli di presentazione e storytelling efficaci e sostenibili.
Per favorire le relazioni con enti ed imprese, il dottorato ha attivato diverse collaborazioni con istituti di ricerca, enti pubblici e aziende italiane e straniere. A livello locale, sono attive sinergie con il Polo Reale, con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e con il Museo Egizio, il cui direttore, Christian Greco, fa parte del Collegio Docenti del corso. Numerose le collaborazioni con l’estero, come quella con il Centre de recherche et de restauration des musées de France e con l’Institute of Geoecology and Geoinformation, della Adam Mickiewicz University (Poznan, Polonia).
Il progetto rientra negli obiettivi di Ateneo di internazionalizzazione e di programmazione di Dottorati di Ricerca innovativi secondo i principi indicati dalla Commissione Europea (EU Principles for Innovative Doctoral Training). Con questa iniziativa prosegue inoltre l’impegno dell’Università di Torino nell’alta formazione nel campo dei beni culturali, settore nel quale l’Ateneo offre già diversi Master.