"Scegliete di dare valore alla vostra libertà, non alla vostra comodità". Parola di Richard Stallman
Oltre due ore di lezione del padre del software libero, ospitato dal Dipartimento di Informatica di UniTo in collaborazione con il Centro Nexa su Internet & Società
"Il controllo sulle proprie attività informatiche è un nuovo diritto fondamentale dell'uomo". Un concetto semplice ma importante per Richard Stallman, promotore da oltre 30 anni del software libero e attivista sul tema delle libertà nel mondo digitale, che lunedì primo ottobre è stato ospite del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino per una lezione organizzata in collaborazione con il Centro Nexa su Internet & Società. Il titolo scelto per l'incontro contiene un quesito: “Il modo in cui la tecnologia digitale si sta sviluppando minaccia la nostra libertà nell’uso del computer e di Internet. Quali sono le minacce? Cosa dobbiamo cambiare?”.
In un aula piena e davanti a una platea composta da centinaia di studenti, Stallman ha avuto modo di approfondire vari aspetti relativi alle libertà dell'uso di internet: dai pericoli che scaturiscono dal trattamento dei dati personali alla possibilità di utilizzo del voto elettronico in futuro. Oltre due ore di monologo e, in coda, una serie interminabile di domande e risposte da parte dei presenti hanno confermato le aspettative per un ospite di livello internazionale.
Nato a New York 65 anni fa, Richard Stallman ha rivoluzionato il mondo del web nel 1983, quando ha lanciato il Movimento per il Software Libero e ha iniziato a sviluppare il sistema operativo GNU. L'anno dopo ha preso vita GNU/Linux, il sistema operativo per computer GNU combinato con Linux oggi usato da milioni di persone. Negli anni, oltre a esperienza e grande credibilità, ha accumulato attestati di stima e lauree honoris causa conferitegli dagli atenei di mezzo mondo, facendolo entrare di diritto nella Internet Hall of Fame.
"Lo scambio tra libertà e comodità d'uso di una tecnologia, che chiede informazioni personali con l'obiettivo di semplificare la nostra vita, è in realtà uno scambio pericolosissimo - ha messo in guardia il fondatore della Free Software Foundation (FSF) - dovremmo dare più valore alla nostra libertà che alla nostra comodità". Poi una lunga analisi sulla differenza tra software liberi e open source, sgombrando il campo da equivoci: "Sono più o meno la stessa cosa. Se un programma è open source avremo quasi sicuramente un software libero, ma fate attenzione. Quando si parla di obiettivi, valori e filosofia, software liberi e open source son due cose molto diverse".
In chiusura, il messaggio finale di Stallman è rivolto agli studenti. "A scuola - dice - bisognerebbe insegnare solo software libero, fin dalle elementari. Insegnare a usare software nonfree è come insegnare ai bambini a fumare. Il software libero è l’unico modo per condividere davvero la conoscenza. È una questione di libertà".